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L'Emilia-Romagna vara la legge per chiedere al Parlamento e al Governo di sostenere la sanità pubblica

8 novembre 2023



Dopo un lungo dibattito in Commissione, la legge regionale dell’Emilia-Romagna a difesa della sanità pubblica è approdata in Assemblea Legislativa per il voto finale. “Si tratta di una legge che non avremmo mai pensato di presentare. Ma la legge di bilancio varata dal Governo Meloni qualche giorno fa ci impone di proseguire con tutti i mezzi a nostra disposizione in una battaglia a difesa dei diritti alla salute e alla cura di tutti gli italiani, senza distinzioni”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di maggioranza Federico Amico, Stefania Bondavalli, Andrea Costa, Roberta Mori e Ottavia Soncini.

 

La legge regionale è stata votata nella serata di oggi, martedì 7 novembre. A favore si sono espressi Partito Democratico, Italia Viva-Il Centro-Renew Europe, Emilia-Romagna Coraggiosa, Lista Bonaccini Presidente, Europa Verde e Movimento 5Stelle. Contro hanno votatp Lega Salvini, Fratelli d’Italia e Rete Civica. I gruppi misto e Forza Italia non hanno partecipato al voto.

 

“Il Governo – proseguono – sta affossando la sanità pubblica: non copre quelli che sono i costi minimi richiesti da tutte le regioni italiane, senza distinzioni di colore politico, per garantire servizi e cure. Se il Governo vuole favorire la sanità privata, rendendo di fatto la salute una questione per pochi che possono permetterselo, allora lo dica chiaramente e tolga la maschera di fronte agli italiani.

 

“La salute è un bene comune. Ma perché sia vero non basta solo dichiararlo, bisogna investire soldi e risorse perché sia davvero un diritto per tutti. Ecco perché oggi in Regione abbiamo votato una legge fondamentale, che verrà sottoposta direttamente al Parlamento, per garantire un finanziamento adeguato al servizio sanitario nazionale. Sono tre i punti chiave della nostra proposta. – sintetizzano i consiglieri regionali – Primo, l’aumento del finanziamento annuale per la spesa sanitaria fino al 7,5% del prodotto interno lordo. Così come nei principali stati Europei. Secondo, il superamento dei vincoli per le Regioni sulla spesa del personale. Solo così le Regioni potranno rispondere alla grave carenza di professionisti sanitari, a partire da medici e infermieri. Senza risorse a pagare saranno tutti i cittadini, specialmente i meno abbienti e i fragili. Terzo, la previsione di investimenti progressivi fino a 20 miliardi all’anno a decorrere dal 2027 perché i bisogni di salute sono in aumento e abbiamo bisogno di una programmazione seria e non di interventi spot”.

 

“Quest’anno il rapporto tra la spesa sanitaria e il Pil nazionale scende sotto il 7%. Per la precisione, arriva al 6,6%, scenderà ancora al 6,2% nel 2024 e nel 2025, e poi al 6,1% nel 2026. E l’Organizzazione Mondiale della Sanità che attesta che sotto la soglia del 6,5% è a rischio la salute pubblica di un Paese. Nella manovra del Governo Meloni non c’è nessun grande finanziamento sulla sanità. Basta dire che questo governo ha fatto il più grande investimento in sanità pubblica, perché non è vero. Sul 2023 il Governo ha voltato le spalle a tutte le regioni d’Italia, nonostante lo stesso ministro Schillaci avesse chiesto almeno 4 miliardi di euro in più. Nella manovra manca la parola “assunzione” e non c'è nemmeno l'impegno ad eliminare il tetto di spesa sul personale. L'unico tetto che la Meloni ha toccato è stato quello per favorire il privato convenzionato” denunciano i consiglieri, presenti questa mattina anche al presidio organizzato davanti alle torri di viale Aldo Moro.

 

“La destra sta smontando pezzo per pezzo il nostro diritto alla salute. Se la Sanità di qualità per tutti è un diritto, con le scelte del Governo Meloni solo in pochi potranno curarsi adeguatamente. Questa è una battaglia che riguarda tutte e tutti noi. Una battaglia che oggi vede in prima linea l’Emilia-Romagna e per la quale bisogna scegliere da che parte stare: e noi saremo sempre dalla parte della sanità pubblica” concludono i consiglieri reggiani.

 

Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Assemblea Legislativa - Regione Emilia-Romagna



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