REGGIO EMILIA, 11 GIUGNO - In un quadro nazionale che, pur evidenziando positivi segnali come a Brescia, vede ancora situazioni di complessità per il centrosinistra, il voto amministrativo di domenica conferma il ruolo centrale di Reggio e dell’Emilia per il rilancio del Partito democratico. Siamo usciti sconfitti dalle ultime politiche, ma non siamo ai titoli di coda. E non potrebbe essere diversamente, considerando la storia e i valori che il Pd e il centrosinistra hanno come loro fondamenti, ma soprattutto le donne e gli uomini che, ogni giorno, dal più piccolo al più grande dei Comuni, si impegnano a interpretare – con serietà e coerenza - questi ideali a favore delle rispettive comunità.
Il voto di domenica – che era voto locale, dunque più attento alla concretezza che alla propaganda – ha riproposto il confronto elettorale tra centrosinistra e centrodestra e ha detto che sono altre le forze politiche, a partire dal Movimento 5 Stelle, ad uscire in posizione marginale. Dopo l’affermazione del 4 marzo e la costituzione del Governo con la Lega, infatti, il M5s in questa tornata amministrativa è oggettivamente quasi del tutto non pervenuto a livello nazionale, comprese quelle realtà, come i Municipi di Roma, in cui governa direttamente.
In questo contesto, a Reggio e in Emilia, il Pd ed il centrosinistra si dimostrano ancora in grado di arginare anche un centrodestra sempre più a traino Lega. A Imola e Salsomaggiore, unici Comuni emiliani sopra i 15 mila abitanti al voto, il centrosinistra andrà al ballottaggio partendo da percentuali superiori al 40%, conquista 3 Comuni su 4 nel Modenese, Castelvetro nel Piacentino e Camugnano, l’unico piccolo Comune bolognese al voto. Nella nostra provincia, in particolare, le liste appoggiate dal Pd ottengono due chiare affermazioni a San Polo d’Enza e a Castelnovo Sotto e un ottimo risultato a Brescello, mancando per una manciata di voti la vittoria in un contesto del tutto particolare, caratterizzato dallo scioglimento del Comune per condizionamento malavitoso e dal successivo commissariamento.
Pur di fronte alla complessità di questo tempo, il Pd a Reggio e in Emilia continuerà dunque a governare la maggioranza dei Comuni. Lo farà perché si è presentato alle urne consegnando una lunga tradizione di mandati amministrativi positivi, affrontando la campagna elettorale con la necessaria umiltà, disponibilità alla fatica e all’ascolto, presentando candidati credibili, e nel caso di Castelnovo Sotto anche particolarmente giovani, individuati in maniera unitaria e sostenuti da liste che hanno saputo aprirsi ad espressioni autentiche della società civile.
Credo che i cittadini abbiano confermato la loro fiducia al centrosinistra, rifuggendo le sirene di un presunto nuovo che non è affatto certo sia in grado di interpretare e soddisfare in maniera efficace i bisogni delle persone, proprio perché esso ha dimostrato di aver saputo e di voler continuare a essere prossimo alle nostre comunità. Da qui occorre ripartire, con motivazione ed umiltà, per confermare il nostro buon governo alle amministrative del prossimo anno e ricandidarci poi alla guida del Paese, dimostrando coerenza con gli impegni presi e allargando il più possibile l’alleanza ad un civismo vero, nella consapevolezza che oggi la rappresentanza democratica non passa più in modo esclusivo attraverso il sistema tradizionale della mediazione dei partiti.
Giammaria Manghi
Presidente della Provincia di Reggio Emilia