Roma, 22 set. - "La nuova campagna per il Fertility day, promossa dalla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, è ancora una volta inaccettabile: dopo le slide con la clessidra e gli slogan offensivi nei confronti della donna, si utilizzano stereotipi, come il colore della pelle e persino la capigliatura di una persona ritenuti elementi negativi, che andrebbero contrastati". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori. "Avevamo condannato già la prima campagna: al di là della rimozione del capo della comunicazione, ci auguriamo che la ministra abbia anche compreso che l'errore risiede nel confondere la denatalità con la fertilità e soprattutto che la natalità non si incentiva mettendo il timer a una donna", prosegue Iori. "Per favorire la natalità occorre promuovere tutte quelle azioni che possono e devono mettere la donna nelle condizioni di vivere la genitorialità come un fattore positivo: dai servizi per l'infanzia alla conciliazione dei tempi lavoro-famiglia, si può e si deve lavorare in un'ottica di implementazione dei servizi esistenti e di creazione di nuovi e avanzati sussidi, non solo economici, in favore delle giovani madri e delle famiglie", conclude Iori.