Parte dalla base del Pd, sull’onda emotiva legata alla tragedia di Prato un appello che in queste ore continua a raccogliere adesioni e che intende richiamare l’attenzione del partito ma anche delle istituzioni su quanto è accaduto lo scorso 1 dicembre quando a Prato in una fabbrica dormitorio hanno perso la vita sette lavoratori di origine cinese a causa di un incendio.
Nell’appello – sino ad ora condiviso dai Circoli Reggio 5, Reggio 1, Boretto, Cadelbosco, Campegine, Reggio 4, Campagnola, Novellara, Canossa, S.Martino in Rio, Reggio 3, Bagnolo, Toano, Reggio 6, Reggio 7, Reggio 8, Villa Minozzo, Viano, Gattatico, S.Ilario, Casalgrande, Casina, Quattro Castella e Cavriago – si legge: “Quanto accaduto evidenzia illegalità diffusa, sfruttamento barbaro del lavoro, negazione della dignità e dei più elementari diritti umani. Il tragico avvenimento evidenzia inoltre una grave distorsione del principio di concorrenza (lavoro nero) con danno grave dell'economia legale, dell'erario e conseguentemente della giusta ed equa redistribuzione della ricchezza collettivamente prodotta.
E richiama a una grande e profonda distanza tra i principi e i valori fondanti della nostra Costituzione (lavoro, diritti/doveri, libertà, dignità, equità, uguaglianza) e dei documenti fondativi del Partito Democratico.
Intendiamo sollecitare le istituzioni tutte, a tutti i livelli, a partire dai Comuni e dalla Provincia di Reggio Emilia, e il Partito Democratico provinciale, regionale, nazionale, a combattere il fenomeno della schiavizzazione dei soggetti più deboli (tutela degli “ultimi”) attraverso l'indegnità del lavoro nero, strumento di mafie e rackets. Invochiamo quindi politiche finalizzate alla sensibilizzazione, alla crescita della coscienza collettiva, all’implementazione di azioni serie-vere-efficaci-diffuse di prevenzione, vigilanza e repressione; con un impegno credibile almeno tanto quanto il fenomeno della schiavizzazione del lavoro si sta dimostrando dilagante e grave nelle conseguenze.
Sono necessarie prese di posizione, azioni decise e credibili del nostro Partito e delle istituzioni su quanto accaduto a Prato (a maggior ragione nel contesto attuale ) non solo alla “cura” delle cause della crisi del Paese, ma anche alla battaglia rispetto ad alcuni effetti della crisi medesima: disillusione, indifferenza, assuefazione e allontanamento dei cittadini dalla politica e dalle istituzioni con rischio grave per la democrazia”.